domenica 8 gennaio 2012

Rossina e Rubino



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C’era una volta una fatina di nome Rossina che se ne stava tutto il giorno chiusa nel suo castello in mezzo alla foresta ad inventare pozioni per migliorare il mondo.
Dopo un anno di totale reclusione una mattina uscì di buon ora e se ne andò girovagando per verificare le necessità degli uomini.
Appena fuori dalla sua foresta però, udì un bambino piangere forte, ma così forte che non poté fare a meno di andare subito a vedere….

“Come sono sfortunato” diceva il bimbo fra i singhiozzi

Rossina allora si tramutò in fanciulla e andò dal ragazzino per chiedere spiegazioni..

“Ciao, io sono Rossina e tu come ti chiami” – chiese la fata

“Io sono Rubino” rispose il ragazzo

“Allora, caro Rubino, vorresti dirmi cosa ti succede, il perché piangi? – domandò la fata

“Piango perché sono molto sfortunato, vedi ho una gamba più lunga dell’altra e questo non mi permette di correre e per giunta i miei compagni mi prendono in giro e non vogliono giocare con me” – rispose Rubino

La fata cercò di consolarlo, senza peraltro riuscirvi, poi lo salutò e tornò di volata al castello per cercare una magia adatta a quel bambino, prese il suo librone e comincò a leggere………

“Dunque, dunque…
“Per allungare le gambe alle giraffe” … – No, questa non va bene -
“Per allungare il collo dei cigni”… – no neppure questa va bene
“Per allungare la gamba di un bambino”..”Ah ecco questo fa proprio al caso mio, pensò la fatina, dopodichè si immerse nella lettura della pozione…

“Mischia 6 petali di rosa con un gambo di fresco rosmarino ,
aggiungi quattro semi di melone e la coda del giallo porcellino ,
fai bollire per tre dì e raffreddar per due
versa il contenuto sulla gambetta corta
attendi 4 dì accarezzandola sempre con le mani tue…!

Lesse e rilesse il da farsi, era tutto piuttosto semplice tranne reperire la coda del porcellino giallo, in quanto l’unico esemplare esistente viveva nel castello della strega Norberta e ahimè nessuno era mai riuscito ad avvicinarsi.

Rossina però che non voleva darsi per vinta, per giorni e giorni andò avanti a sfogliare le pozioni magiche per trovare una soluzione e dopo una settimana finalmente la trovò:

Pozione per l’invisibilità …
“ecco dovrò rendermi in visibile per entrare nel castello” – pensò la fatina

Pozione per trafugare le codine gialle…
“Ecco, questo è proprio quello che ci vuole” – esclamò Rossina

Dunque, dunque ricapitoliamo….

Pozione per l’invisibilità:
“Prendi la radice di una carotina
aggiungi il fior di fico e di betulla
frulla il tutto piano, piano
e se invisibile vorrai diventare
sinchè il sole sorgerà muta dovrai stare.”

Pozione per trafugare la codina gialla:
“Prendi un fior di camomilla
aggiungi la menta e un pelo di gorilla
mescola a destra per 6 volte
ed a sinista ancor per 3
metti l’infuso in un giallo boccettino
versalo lesta sulla codina del porcellino.”

Rossina si diede un gran da fare, per giorni e giorni preparò i suoi infusi, poi una volta pronte le pozioni volò sino alla dimora della strega e non appena vide comparire la torre del castello bevve la pozione e attese muta il sorgere del sole.

Quando finalmente vide spuntare il sole volò lesta al castello, si intrufolò da una finestra aperta e si mise alla ricerca del porcellino e appena lo vide gli versò immediatamente la pozione magica sulla codina che si staccò in un batter d’ali.

Immediatamente Rossina raccolse la codina e volò lesta, lesta fuori dal castello.

Giunta a casa rilesse con attenzione le istruzioni per guarire la gambina di Rubino:

“Mischia 6 petali di rosa con un gambo di fresco rosmarino ,
aggiungi quattro semi di melone e la coda del giallo porcellino ,
fai bollire per tre dì e raffreddar per due
versa il contenuto sulla gambetta corta
attendi 4 di accarezzandola sempre con le mani tue…”

Prese i petali di rosa, il rosmarino i semi di melone, alla fine mise la codina gialla del porcellino, poi lasciò bollire il pentolone per tre giorni e per due fece raffreddare il tutto.

Il sesto giorno finalmente prese la sua pozione magica e volò in cerca di Rubino, ma non ci volle molto perché il suo pianto era così straziante che le giungeva chiaro e forte.

Decise che la cosa migliore era tornare invisibile, così bevve la sua pozione e poi versò il contenuto della boccetta gialla sulla gambina malata di Rubino e, accarezzandola ininterrottamente attese i 4 giorni necessari.

Il quinto giorno Rubino si alzò dal letto e subito si rese conto che la sua gambina sinistra era diventata uguale a quella destra…..non stava più nella pelle, cominciò a correre in lungo e in largo e alla fine felice e contento andò a scuola e quando i compagni lo videro gli andarono incontro curiosi come delle scimmiette, ma Rubino non aveva idea di cosa gli fosse accaduto, sapeva solo di essersi svegliato così….e da quel giorno visse felice e contento.

Fata Rossina stanca per tutto il lavoro svolto, tornò a rintanarsi nel suo castello in mezzo alla foresta…..sino alla prossima avventura!!!


trovata nel web, autore sconosciuto

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