domenica 15 gennaio 2012

Le fate blu




Quando il cielo si fa scuro e di velluto adornato,
e le stelle si spengono come stanche candele,
quando il lampo aleggia luminoso e incantato
e il tuono romba improvviso e crudele
Se scrutate nel bosco fra alberi e fronde
e l’orecchio tendete ad ascoltare curiosi
udrete un canto che dolce si infonde
ed accompagna una danza con gesti armoniosi
Il vostro sguardo non potrà più far senza
quei vortici blu e delle voci fatate
fremerà il vostro corpo con insistenza,
le vostre membra danzeranno beate
No, non temete che la causa di questo
sia la magia o il sortilegio più arcano
la colpa è dovuta all’aspetto immodesto
delle fate blu dal garbo sovrano.
Di notte, d’arte e di classe vestite
inneggiano al lampo, padre orgoglioso
celate nel buio, dall’animo unite
danzano e cantano senza riposo.
Attenti comunque a non farvi notare
le fate blu, son riservate e solenni
se vi scorgessero celati a spiare,
non ne uscireste interi ed indenni.
È vero, son fate, non sono guerriere
ma sono scaltre e assai dispettose
non causano liti, non invadon barriere
ma se provocate diventano astiose
Le fate blu son così fatte,
belle, sincere, di modi sopraffini,
studiano, scrutano, non fanno le matte
stuzzicano solo chi non rispetta i confini
Il loro saluto richiama la pioggia
amano il buio e la notte oscura,
deplorano chi la civetteria sfoggia
e aiutano i deboli a vincer la paura
Sono fate dei buoni intenti,
usano l’ironia e il linguaggio forbito
per aiutare tutti i perdenti
a ritrovare l’orgoglio smarrito.
Sono le fate che volano in gruppo
avvolte di notte e di fascino arcano
di guerra e vendetta non temon sviluppo
son forti del lampo, loro padre
sovrano



(trovata nel web, autore a me sconosciuto)

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