giovedì 2 febbraio 2012

Non sempre...



Non sempre le giornate delle Fate sono leggere e magiche, spesso anche le Fate son tristi, stanche, demotivate...
non sempre se una Fata sorride significa che non abbia in realtà voglia di piangere! 
Aspetterà la pioggia perchè le gocce nascondino le sue lacrime...e le goccioline le impediranno di volare..e scappare via. 
Quando tornerà il sole...sarà ancora lì, ritornerà a sorridere e a volare, ma sempre con la malinconia nel cuore..........
e solo chi la conosce davvero bene lo comprenderà! 
Ma non sempre una Fata ha qualcuno così accanto....

mercoledì 18 gennaio 2012

La magia delle Fate


Il modo migliore per invitare queste creature a condividere la vostra casa è nel comportarvi come se già fossero con voi!

Il Mondo dei miei Sogni



Il mondo dei miei sogni e come un sole mai spento
Il mondo delle mie fiabe è fatto di stelle, lucine brillanti nel firmamento
I percorsi dei miei sogni sono disegnati dalla fantasia e dal sentimento
sono lucciole che danzano allegre con la luna e col vento…
Le vie delle miei sogni, sono fiabe di un sognar mai vano
che io voglio ancor rivivere, come eruzione di vulcano
a cavallo di un ciclone voglio ancor attraversarle…
se gli tenderò la mano, so che mi porteran lontano…
Le strade dei miei sogni, sono fiabe
popolate dai miei miti, dai miei eroi,
da cavalieri erranti...
da Fate, Gnomi e Giganti
Vi ritroverò nella volta celeste
avrò notizie di voi entrando nel sole...
è nel magma dei vulcani
coglierò il vostro inaccessibile candore...
Nel mormorio del vento vi ascolterò
adagiati sulla luna, ci parleremo...
infine, nell'occhio del ciclone ci culleremo
Perchè nel mondo delle mie fiabe voi vivete…
perché nel mondo dei miei sogni io vi ho incontrato.

(Val. Lang.)

domenica 15 gennaio 2012

Non sono qui




Non piangere sulla mia tomba Non sono qui.
Non sto dormendo.
Io sono mille venti che soffiano;
Sono lo scintillio del diamante sulla neve
Sono il sole che brilla sul grano maturo
Sono la pioggia lieve d’autunno.
Quando ti svegli nella calma mattutina
Sono il rapido fruscio degli uccelli che volano in cerchio
Sono la tenera stella che brilla nella notte
Non piangere sulla mia tomba 
Io non sono lì

Indiani Navajo

Benedizione celtica

Che l'alba ti trovi desto e attento, pronto ad affrontare la nuova giornata con i suoi sogni, le possibilità e le promesse.
Che la sera ti trovi felice e appagato.
Che tu possa entrare nella notte beato, protetto e difeso.
Che la tua anima possa placarti, portarti consolazione e rinnovamento.


 (Benedizione Celtica, John O' Donohuo)

Poesia sul piccolo popolo

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Il primo attributo è la leggerezza.
Vivono sottoterra, in ponticelli traforati da cunicoli e fenditure, ma alle volte sono portati in alto, volando a mezz'aria.
La loro apparenza e forse la loro stessa presenza è discontinua;
solo chi è dotato di una seconda vista li può percepire, e sempre per brevi istanti perchè appaiono e scompaiono...
Hanno momenti di tripudio e irrequietezza, ma il loro umore più frequente è la melanconia, che esprimono con il canto.



(Italo Calvino)

Le belle fate dove saranno andate?

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Le belle fate dove saranno andate?
Non se ne sente più parlare.
Io dico che sono scappate:si nascondono in fondo al mare,oppure sono in viaggio per la luna in cerca di fortuna.
Ma che cosa potevano fare?
Erano disoccupate!
Nessuno le voleva ascoltare.
Tutto il giorno se ne stavano imbronciate nel castello diroccato ad aspettare che qualcuno le mandasse a chiamare.
Girava il mondo per loro in cerca di lavoro una streghina piccina picciò,
col naso a becco, magra come uno stecco,che tremava di freddo perché era senza paltò.
E quando la vedevano arrivarensi facevano tutte a domandare:
“Ebbene com’è andata? Avremo un impiego?”
“Lasciatemi, vi prego, lasciatemi respirare, sono tutta affannata…”
“Ma com’è andata?”
“Male! C’è una crisi generale.
Ho salito tutte le scale, bussato a tutti i portoni, mendicato sui bastioni, e dappertutto mi hanno risposto che per noi non c’è posto.
Vi dico, una cosa seria, altro che storie! Fame, freddo, miseria
La gente ha un sacco di guai:
i debiti, le tasse, la pigione, la bolletta del gas,
i nonni aspettano la pensione che non arriva mai…
Chi volete che pensi a noi?
E poi, e poi, c’è sempre per aria la guerra:
ho visto certi generaloni, con certi speroni, con certi galloni, con certi cannoni dalla bocca spalancata
figuratevi come sono scappata.
Per noi su questa terra non c’è posto.
Ci vogliono cacciare ad ogni costo.
Voi se non mi credete, fate come volete.
Io per me, faccio il bagaglio e me la squaglio”.
E le povere fateve le immaginate a fare le valige?
Per l’emozione le trecce della fata turchina son diventate grige.
Il mago nella fretta si scorda la bacchetta
e Cappuccetto perde la berretta.
Che spavento!
Biancaneve ha uno svenimento.
Il castello si vuota in un momento.
A bordo di una nuvola la compagnia se ne va
Dove, nessuno lo sa.
Forse in qualche paese dove si sentono sicure,
dove anche i generali vogliono bene alle fate
e le circondano di premure perché sono così delicate.
Allora io mi domando:
torneranno?
Ma quando?
Nella selva incantata ci crescono le ortiche,
sul naso della Bella Addormentata ci passeggiano le formiche,
la porta del Castello è sempre chiusa
e quando i bimbi chiedono una storia i nonni trovano la scusa che hanno perso la memoria
Ma allora torneranno?
Io dico di sì.
Sapete che si fa?
Si va dai generali con gli stivali
incapricciati di fare la guerra
e si dice così:
“Signori, per cortesia andatevene via da questa terra,
andate sulla luna o anche più lontano in un posto fuori mano,
dove potrete sparare a tutto spiano
e non si sentirà il baccano.
La mattina vi farete svegliare con un bombardamento o un cannoneggiamento,
a vostro piacimento
e di sera direte la preghiera con la mitragliatrice.
La gente sarà più felice.
Si potrà stare in pace tutti i giorni dell’anno,
e di certo cosìle fate torneranno”.



(Trovata nel web, autore a me sconosciuto)